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Una strada per Ketty Skerl, uccisa a Grottaferrata 39 anni fa. Il caso è ancora irrisolto

Figlia di un regista svedese, viveva nel quartiere Talenti. Scomparsa la sera del 21 gennaio 1984, venne ritrovata la mattina dopo priva di vita in una vigna dei Castelli Romani. Approvata in consiglio una mozione di Di Stefano (Udc-FI)

A quasi 40 anni di distanza, ancora non si conoscono nome e volto dell'assassino (o degli assassini) di Catherine Skerl, detta "Ketty", giovane studentessa di origini svedesi barbaramente strangolata la notte tra il 21 e il 22 gennaio 1984. Residente a Talenti, in via Isidoro del Lungo insieme alla madre e al fratello, era figlia di un regista, assistente di Ingmar Bergman. Il consiglio comunale di Roma ha approvato una mozione di Marco Di Stefano (Udc-FI) che chiede l'intitolazione di una strada nel territorio capitolino alla giovane donna uccisa.

L'omicidio di Catherine Skerl

Catherine Skerl, 17 anni, iscritta alla Federazione dei Giovani Comunisti e militante femminista, frequentava il liceo artistico di via Giulio Romano, zona Ponte Milvio. Sabato 21 gennaio 1984, dopo aver partecipato a una festa in via Cartesio, tra Talenti e San Basilio, si è diretta a un appuntamento con un'amica, in zona Furio Camillo, per dormire da lei in vista di una gita a Campo Felice l'indomani. Non ci è mai arrivata. Dopo ore di ricerche, il suo corpo esanime è stato ritrovato nel fango di una vigna a Grottaferrata, pochi chilometri dalla Capitale. Mai individuato il colpevole (o i colpevoli), tanto meno il movente. 

Le indagini inutili e le spoglie trafugate

Negli anni sono state molteplici le piste seguite, anche quella che ha portato a collegare la morte di Ketty con i rapimenti di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, avvenuti rispettivamente a maggio e giugno dell'anno prima e ancora irrisolti. Nell'agosto 2022 i parenti di Skerl hanno scoperto la tomba vuota di Ketty all'interno del cimitero monumentale del Verano. Il sospetto è che già anni prima, tra il 2014 e il 2015, ignoti abbiano trafugato le spoglie della giovane. 

Una strada per "Ketty"

Il 5 settembre una mozione del consigliere di opposizione Marco Di Stefano è stata approvata all'unanimità: il Comune sceglierà una strada o una piazza della città e la intitolerà alla memoria di Catherine Skerl. "L'istituzione comunale e la città di Roma, attraverso i suoi rappresentanti, risarcisce in parte la propria cittadina - commenta l'avvocata Paola Chiovelli, legale della cugina di Ketty, Laura Mattei -  vittima per due volte di una violenza inaudita. Teniamo, perciò, a ringraziare il consigliere Udc-Forza Italia Marco Di Stefano che, con pronta e squisita sensibilità, ha subito compreso l'importanza del gesto approntando con zelo la procedura amministrativa che ha avuto un così felice esito. Ringraziamo, inoltre, i consiglieri comunali che hanno votato all'unanimità la mozione e coloro che la sostennero idealmente nei mesi scorsi. Ci auguriamo che Ketty possa avere nella sua città un luogo importante e consono al debito che noi tutti abbiamo verso di lei, luogo ove ciascuno potrà ricordarla con affetto". 

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