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Tampone negativo e biglietto aereo in mano: così Roma e Fiumicino allontanano i crocieristi

Già l'assessore alla sanità nel Lazio D'Amato era stato chiaro: "Bisogna smetterla con questi sbarchi dei croceristi, non è accettabile. Le persone devono tornare nei loro Paesi"

Basta equipaggi delle compagnie di navigazione mandati in giro a Roma e Fiumicino. Dopo l'assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato anche il sindaco del comune aeroportuale Esterino Montino mette un freno ad una situazione che, martedì, in questa fase di emergenza coronavirus aveva obbligato la Asl Roma 3 ad isolare un hotel a Parco Leonardo

"Le navi da crociera si presentano con un meccanismo che grava interamente sul sistema sanitario regionale: e questo non va affatto bene, non è corretto, non si può scaricare su Roma e sui comuni limitrofi, Civitavecchia, Fiumicino, il problema. Le persone che si trovano sulle navi possono scendere soltanto quando c'è il volo. Ma se non c'è restano a bordo: noi chiediamo ai cittadini di restare in casa mentre i crocieristi se ne vanno in giro? Ringrazio la prefetta di Roma che ci ha consentito di isolare l'albergo di Fiumicino pieno di ospiti di queste navi", ha ribadito oggi D'Amato in una conferenza stampa con Nicola Zingaretti dando seguito alle parole di ieri

Che non sia "accettabile" che le compagnie di navigazione spostino i loro equipaggi verso gli aeroporti senza avere la certezza che possano prendere un aereo per tornare a casa, è il pensiero anche di Montino: "Diffido le compagnie di navigazione a mandare passeggeri ed equipaggi a Fiumicino senza sapere se e quando potranno prendere un aereo. Voglio essere molto chiaro: chi arriva con le navi da crociera deve rimanere dove si trova e arrivare in aeroporto solo quando ha la certezza di salire sul primo aereo utile", dichiarazioni fatte via social che ora hanno trovato anche una applicazione concreta.

Durante una videoconferenza con i rappresentanti di Protezione civile nazionale, Prefettura, Ministeri e Regione, infatti, il sindaco di Fiumicino ha strappato un accordo: "È stato confermato che non ci saranno più partenze delle navi da crociera senza aver prima riscontrato la negatività al tampone e l'assenza di sintomi da Covid-19 di equipaggi e passeggeri".

"La partenza dalle navi verso l'aeroporto di Fiumicino per l'imbarco – aggiunge – potrà essere garantita esclusivamente in presenza del volo autorizzato al decollo e all’atterraggio nei Paesi di destinazione, così da evitare che all’ultimo momento ci sia un pernottamento nelle strutture alberghiere locali".

Un esempio concreto si è avuto nel pomeriggio: 156 turisti filippini non hanno avuto confermato il loro aereo e così sono rimasti imbarcati sulle navi da crociera, 41 ucraini, invece, ospiti dell'Hotel Mercure di Fiumicino dovrebbero partire entro un paio di giorni con un pullman insieme ad altri connazionali collocati in altri comuni. 

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