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Maria Grazia, lavoratrice stagionale abbandonata alla crisi: "I soldi non bastano, andrei a fare bracciante"

A parlare a RomaToday la donna che si occupa di pulizie di bordo e sicurezza a Fiumicino: "Noi stagionali aeroportuali dimenticati"

“La verità è che siamo stati dimenticati e per noi dallo scoppio dell’emergenza Coronavirus non è stato previsto alcun aiuto”. A parlare è Maria Grazia, 58 anni, lavoratrice stagionale all’aeroporto di Fiumicino. Nello scalo romano Maria Grazia per conto di una tra le maggiori società di handling si occupa delle pulizie di bordo e della sicurezza sugli American Airlines. 

Stagionali aeroportuali: crisi per 4mila lavoratori

Lavoratrice stagionale dal 2016. Da quattro anni va avanti tra contratti di tre o sei mesi al massimo, è con l’arrivo della primavera che l’attesa per quella chiamata per lavorare durante la stagione ‘di picco’, quella estiva, si fa spasmodica. “Adesso però il telefono non squillerà” - l’amara constatazione. Maria Grazia è tra quei 4mila lavoratori che tra Fiumicino e Ciampino, con l’operatività degli aeroporti ridotta al minimo, soffrono la crisi da Covid-19. Indennità mensile di disoccupazione agli sgoccioli, bonus una tantum insufficienti per chi deve aspettare Natale per entrare nella fase 2

Una situazione ancora più difficile per Maria Grazia che, con un marito invalido, deve far fronte oltre alle spese quotidiane anche ai costi esorbitanti dei farmaci. “Mio marito, pur essendo parzialmente paralizzato dopo quattro ischemie, percepisce un’indennità di 190 euro al mese e nessun accompagno. Troppo poco per coprire le somme necessarie all’acquisto di medicinali salvavita”. Nemmeno i tre figli adulti possono aiutarli: la crisi, tra cassa integrazione ancora non arrivata e orario di lavoro forzatamente ridotto, ha colpito anche loro. 

C’è chi aspetta Natale per la fase 2, stagionali dell’aeroporto in crisi: “Siamo stati dimenticati”

"I soldi non bastano, andrei a fare bracciante"

Ma come si va avanti così? “Cerchiamo di razionalizzare al meglio la spesa, non c’è margine nemmeno per uno sfizio minimo. Con quel poco che entra diamo priorità a farmaci e bollette, poi qualcosa di semplice da mettere a tavola”. E’ una donna forte e carica di dignità Maria Grazia che non si perde d’animo. “Magari - dice - nel nuovo decreto c’è qualcosa anche per noi. Vanno benissimo i bonus ma le istituzioni ci diano anche delle alternative concrete per arrivare a fine mese: lavoro e fatica non mi spaventano, ho paura di rimanere però con zero reddito. Senza alcun problema - dice Maria Grazia - andrei a fare la bracciante”. 

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