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Con la crisi Covid negli aeroporti non servono più: i lavoratori stagionali protestano a Montecitorio

La protesta degli stagionali aeroportuali arriva sotto Montecitorio, dove appendono i loro tesserini di servizio ormai vuoti

Uno a uno si sfilano il badge dal collo per appenderlo alle ringhiere se separano la sede del parlamento italiano da piazza Montecitorio. Vuoto, ovviamente. “Come sono le nostre vite senza il lavoro”, sottolinea Claudio Caserio, portavoce dei lavoratori stagionali aeroportuali di Fiumicino e Ciampino.

Sono un centinaia in piazza stamattina, venerdì 19 giugno, in rappresentanza di oltre 4mila lavoratori romani. A cui si aggiungono i colleghi impiegati negli scali di tutto il Paese, come quelli di Capodichino, Napoli, arrivati nella Capitale solo per partecipare a questa manifestazione. “L’aeroporto siamo noi”, dicono in coro. Questo per rimarcare il loro lavoro, malgrado poi sulla carta siano stagionali, e precari, da anni. E che la crisi Coronavirus ha lasciato a casa senza contratto ne ammortizzatori sociali.

Stagionali aeroportuali, il virus li lascia senza lavoro né sostegni: “Ci resta solo la disperazione"

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