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Fase 2, i romani promuovono smart working e più tavolini per bar e ristoranti: ecco il sondaggio

La rilevazione è stata effettuata dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale

Per i romani, laddove possibile, i dipendenti pubblici dovrebbero continuare a lavorare "da casa". Specie per le ripercussioni positive sul traffico e sull'ambiente. Lo dice un sondaggio effettuato dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale dal titolo 'Le misure per la progressiva riapertura', in cui "rileva la percezione riguardo le scelte e le azioni messe in campo per organizzare le fasi successive al lockdown". Il sondaggio si base su 928 interviste fatte tra il 28 aprile e il 4 maggio, 98 da comuni vicini a Roma, di cui 60 pendolari e 38 che occasionalmente frequentano la città. 

Ecco, il 79% degli intervistati si è dichiarato favorevole, sia per contenere il contagio ma anche a lungo termine al tele lavoro, anche detto mutuando dall'inglese "smart working". Un risultato che mostra "con forza e chiarezza come l'indirizzo strategico che abbiamo tracciato sia recepito con estrema soddisfazione da parte dei cittadini", commenta la sindaca Virginia Raggi. 

Il 30% dei dipendenti lavorerà da casa

"Sono accolti con favore e promossi a pieni voti il percorso per consolidare in pianta stabile lo smart working per una fetta consistente dei nostri dipendenti, la differenziazione degli orari di apertura e le politiche per mobilità e trasporti". Già, il 53% degli intervistati si è anche detto favorevole alla diversificazione degli orari di inizio e fine delle attività scolastiche, universitarie, lavorative e produttive per alleggerire gli effetti delle ore di punta sul tpl e sul traffico, anche il 35% ma solo con adesione su base volontaria del lavoratore.  

"Anche il profilo organizzativo per la gestione delle aree verdi viene considerato efficace, in quanto per i cittadini risulta prioritario evitare assembramenti, tramite la presenza delle forze dell'ordine" commenta ancora la sindaca. "Anche l'ipotesi di allargare per bar e ristoranti la quantità di suolo pubblico utilizzabile per tavolini all'aperto viene ampiamente promossa". Qui abbiamo un 52% di favorevole, anche a discapito della riduzione delle aree di parcheggio o del marciapiede, e un 36% solo se non la prevede. 

"Emerge un quadro di piena sintonia tra le azioni che stiamo sviluppando e i bisogni della città. Una base di partenza importante, che conferma come istituzioni e cittadini di Roma si stiano configurando come una grande comunità coesa, grazie al metodo dell'ascolto e del confronto permanente. Un'opportunità che vogliamo cogliere affinchè la nostra città si consolidi come un modello civico per il Paese, in uno scenario in cui il ruolo degli enti locali si rivela ogni giorno più centrale" conclude Raggi. 
 
 

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