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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Metro A, la maledizione delle scale mobili: a Furio Camillo sprofonda il gradino dopo l'annuncio dei collaudi

Come fa sapere Atac non si sono registrati feriti: un colpo di fortuna, considerando che con la domenica ecologica in molti si sono spostati in metropolitana

Una tragedia sfiorata secondo alcuni. Il rumore e il tonfo hanno fatto pensare al peggio. E invece, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito dopo che il gradino di una delle scale mobili è letteralmente sprofondato, inghiottito dall'impianto.

È lo scenario alla stazione Furio Camillo dove, nel pomeriggio del 9 febbraio, giornata della domenica ecologica in cui in molti hanno preferito spostarsi con i mezzi pubblici, una scala mobile è collassata su se stessa. Scene che, negli scali della Metro A di Roma, si sono viste in più di una occasione. 

Scale mobili rotte a Furio Camillo

Un guasto che ricorda quanto accaduto a Barberini a marzo 2019 e, come in quella circostanza, fortunatamente nessuno è rimasto ferito. La rottura di ieri è avvenuta intorno alle 18 ma fino alle 22, sul sito di Atac, non c'era traccia della notizia.

Furio Camillo, peraltro, non è nuova a problemi di questo tipo. Martedì 28 gennaio la stazione è stata chiusa per circa un'ora a causa di un guasto tecnico agli impianti meccanici, poi risolto. Una di queste era stata appena collaudata, con esito positivo, il 7 febbraio (appena 2 giorni prima) dopo una revisione decennale.

L'impianto rotto ieri, invece, aveva la revisione decennale che scadeva a gennaio 2018, periodo in cui era operante il contratto con la società MetroRoma scarl, finita sotto indagine per l'incidente a Repubblica e per la manutenzione fatta con le fascette

L'inchiesta sulle scale mobili rotte

L'odissea delle scale mobili

Nell'ultimo anno e mezzo in quello scalo, tuttavia, diversi sono stati i disservizi. Già nello scorso marzo, erano andati fuori servizio gli ascensori e tutte le scale mobili, sia in salita che in discesa causando la chiusura della stazione per 5 ore.

Insomma, secondo quanto ricostruito, Furio Camillo è una delle più soggette a guasti: ben 9 volte negli ultimi 4 mesi. Una vera e propria odiessa. E proprio visti questi disservizi, almeno in teoria,è uno scalo sotto particolare attenzione. Come si spiega un cedimento così grave sugli impianti? Atac ha avviato una indagine interna, come da prassi.

"È l'ennesimo grave guasto in una città che in questo è già da record - sottolinea Luca Di Egidio, consigliere di Italia Viva del municipio VII, sul posto - L'amministrazione si dimetta per incapacità". Oramai "in Atac le scale sono diventate immobili. Invece di pensare ai concorsi interni che prevedono promozioni si pensi ad investire risorse economiche per la sicurezza sia dei lavoratori nonché dei cittadini", tuona Claudio De Francesco, segretario regionale Faisa Sicel.

"È preoccupante quanto accaduto, da tempo chiediamo di internalizzare le lavorazioni per avere un maggior controllo e maggiore sicurezza, esternalizzare le lavorazioni garantisce solo il profitto per le società che vincono le gare non la sicurezza", sostiene Michele Frullo di Usb.

Le scale mobili e gli ascensori rotti nella Metro A

Ma la situazione generale delle scale mobili della linea A, non è delle più rosee. Lo scalo di Cornelia, chiuso dal 30 dicembre, rimarrà coi cancelli sbarrati fino ad aprile. Barberini, tra collaudi e lavori da rifare, è rimasta chiusa per undici mesi e ha riaperto martedì scorso, ma solo in uscita. Senza contare le lunghissime chiusure che hanno riguardato Repubblica e Spagna.

Attualmente la sitazione è la seguente. Le scale mobili, nella Metro A, sono fuori uso a Termini (in salita dalla banchina al piano -3), Cipro (esterna via Cipro-piazzale interno stazione), Battistini (per revisione generale), Spagna (scale mobili lato parcheggio/Galoppatoio fuori servizio), e appunto BarberiniCornelia.  

Il tutto senza dimenticare i disservizi ad ascensori e montascale anche ad Anagnina, Subaugusta, Giulio Agricola, Lucio Sestio, Numidio Quadrato, Porta Furba, Arco di Travertino, Colli Albani, Lepanto, Valle Aurelia e Baldo degli Ubaldi.
 

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