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Sanità, la telemedicina per rivoluzionare il pronto soccorso

Sono 434 i trasferimenti inappropriati evitati grazie all’utilizzo della telemedicina e del sistema ADVICE

La telemedicina come antidoto contro i trasferimenti “inappropriati”. È questa la mission della nuova piattaforma di Telemedicina denominata “ADVICE” permette la condivisione e la visualizzazione di immagini diagnostiche e di l’analisi di laboratorio e per il teleconsulto fra tutti i 47 Pronto Soccorso regionali nel Lazio. “L’utilizzo di ADVICE in poco meno di 3 mesi di sperimentazione ci ha permesso di evitare 434 trasferimenti inappropriati, ovvero abbiamo evitato inutili trasferimenti tra le diverse strutture della regione per i pazienti che non avevano una reale necessità. Con l’utilizzo della telemedicina e delle nuove tecnologie riusciamo a migliorare il percorso di cura in emergenza”. A parlare è l’Assessore alla Sanità l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel corso del convegno sui “Nuovi codici di priorità in Pronto soccorso e sistema di Teleconsulto nelle reti di emergenza” alla presenza dei responsabili dei professionisti che operano nei Pronto soccorso del Sistema sanitario regionale.

La condivisione tra ospedali del diario clinico

Grazie alla piattaforma ADVICE per il teleconsulto tra centri ‘HUB’ e ‘SPOKE’ delle reti dell’emergenza è possibile condividere il diario clinico gli esami e le immagini del paziente, attivare una videoconferenza tra professionisti in differenti Pronto soccorso e attivare una collaborazione professionale. “E’ stato svolto un lavoro molto complesso di formazione e sperimentazione – ha aggiunto D’Amato – che ha coinvolto operatori di tutte le strutture pubbliche e accreditate e che ci permetterà di cambiare radicalmente la presa in carico dei pazienti nella rete dell’emergenza”.

La sperimentazione dell'ospedale Grassi di Ostia

La Telemedicina garantisce un’attività di consulenza a distanza tra medici che si trovano in Pronto Soccorso di ospedali diversi, mediante il collegamento in rete. Questo permette di condividere le informazioni tra specialisti anche di discipline diverse con un evidente miglioramento nel percorso di cura del paziente. Una sperimentazione importante è stata inoltre attivata presso il Centro di Telemedicina dell’ospedale Grassi di Ostia che conta circa 850 pazienti in prevalenza con scompenso cardiaco e malati di SLA. Vengono seguiti costantemente a distanza nei parametri di monitoraggio essenziali alle loro patologie attraverso una rete di trasmissione dati, una centrale monitor e un contatto video con i pazienti a domicilio. 
 

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