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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, dal reddito garantito allo stop agli sfratti: movimenti pronti a scendere in piazza con "attenzione" e "giusta distanza"

I movimenti sociali e per il diritto alla casa hanno annunciato una conferenza stampa per il 30 aprile

La "dovuta attenzione" e la "giusta distanza" ci saranno ma dopo quasi due mesi di quarantena si parla di "piazza". I movimenti sociali e per il diritto all'abitare riuniti nella campagna 'Vogliamo tutto' hanno chiamato dal 25 aprile al 1 maggio una settimana di mobilitazione sociale dietro lo slogan ‘Liberiamoci dalla paura’ e per giovedì 30 aprile una conferenza stampa in diverse città, tra le quali non mancherà Roma. 

"È passato più di un mese dall’adozione delle misure di quarantena sulla popolazione ma il Governo non è stato in grado di predisporre misure economiche e sociali indispensabili a consentire a migliaia di famiglie di vivere dignitosamente questo momento di emergenza”, si legge in una nota. “Non è stato elaborato nessun reddito di base (o di emergenza); non sono stati bloccati i pagamenti né degli affitti, né delle utenze; non sono stati abbattuti quei criteri che impediscono l’accesso a misure di necessità, come buoni spesa o elemosine una tantum".

E ancora: "Non siamo più disposti a rimanere inermi di fronte a questa situazione. Nel rispetto delle misure necessarie a garantire la sicurezza e la salute delle persone è necessario trovare delle forme di lotta e far crescere la nostra voce".

In cima alla lista delle richieste ci sono le garanzie reddituali (un 'reddito incondiziona e universale') per quanti, soprattutto i lavoratori in nero o i precari, con l'emergenza Coronavirus non hanno più avuto alcuna entrata economica. In particolare: "Estensione immediata della platea del reddito di cittadinanza come misura incondizionata e non temporale".

Seguono le rivedicazioni per tutele abitative: sospensione di affitti, mutui e bollette; blocco degli sgomberi e delle procedure di rilascio dei pignoramenti per almeno un anno. E ancora: sicurezza sanitaria per tutti i lavoratori, in particolare quelli del settore della sanità. Non manca un punto sulla situazione delle carceri, teatro all'inizio della pandemia di numerose proteste legate all'impossibilità di effettuare le visite di persona con i propri familiari ma soprattutto alle condizioni di sovraffollamento che, in caso di diffusione del contagio, rendono difficile garantire misure di distanziamento sociale a tutela della salute dei detenuti. "Amnistia e diritto di cura per tutti i detenuti", la richiesta. Infine: "Una patrimoniale del 10 per cento sul 10 per cento più ricco per recuperare 400 miliardi".

È così che per la prima volta dall’inizio della quarantena si inizia a parlare della necessità di “segnalare” in piazza, anche se con il rispetto delle misure di distanziamento, l’inadeguatezza delle misure messe in campo. La settimana di mobilitazione inizia il 25 aprile.

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