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"Pagami per non fare nulla": cosa succede se lo dice un immigrato?

La reazione dei passanti di via del Corso davanti al cartello “Pagami per non fare nulla”

La solita sdraio verde. Copertina per proteggersi dal freddo invernale e un copri occhi per il sonno. Davanti l’ormai noto cartello “Pagami per non fare nulla”, in italiano e in inglese. Carlo Farina torna a via del Corso, ma questa volta al suo posto c’è un ragazzo di colore, Klinton Manujibeya. Come reagiscono le persone? 

“Deve andare a lavorare”, dice un passante. “Gli ho lasciato 5 euro perché mi ha fatto ridere”, spiega una ragazza che, mentre gli lascia la banconota nel cappello, dice “Sei un genio”. Tra lo sdegno di alcuni e i sorrisi di altri, Klinton in un’ora ha racconto più di 33 euro. “Se lavori non ci riesci” dice il giovane, di origini africane ma nato e cresciuto a Roma.

Carlo Farina, che questa esibizione l’ha ideata insieme ai ragazzi di theShow  partendo dalla città di Milano, continua il suo percorso raccogliendo moltissime adesioni nella sua pagina Instagram hawaiki_ocenspray. A febbraio il video della performance canale youtube dei theShow.

“Ho voluto fare questo esperimento per testare il tema del razzismo, così attuale nell’ultimo periodo - spiega Carlo, ideatore del 'Pay me to do nothing' -. Ma alla fine sono rimasto sorpreso perché guadagna più di me e in pochi si sono rivolti a lui in maniera sgradevole. Questo mi fa piacere”. Andrai aventi? "Certo - risponde - Hawaiki non lavora mai".

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