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Venerdì, 19 Aprile 2024
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OBike nel Tevere, i ragazzi alla Raggi: "Colpevoli, ma pronti a collaborare con l'azienda"

All'incontro in Campidoglio presente anche il general manager di oBike Italia. I due giovani sono pronti a prendere parte a future campagne di sensibilizzazione, per prevenire nuovi atti d'inciviltà

La sindaca Virginia Raggi ha incontrato in Campidoglio i due ragazzi che la notte del 29 giugno scorso hanno vandalizzato e gettato nel Tevere una bicicletta del servizio oBike. All’incontro era presente anche Andrea Crociani, general manager di oBike Italia.

Accompagnati dai genitori, i due protagonisti dell’episodio, un 21enne e una 24enne, ammettendo le proprie responsabilità, si sono resi disponibili ad affiancare l’azienda in future campagne di sensibilizzazione sul corretto utilizzo delle bici. L’obiettivo è mettere in campo azioni per prevenire nuovi atti di inciviltà.

La triste storia

Lo stesso 29 giugno scorso i due ragazzi pubblicano il video dell’azione poco edificante su Instagram salvo poi, in un rigurgito di lucidità, eliminare i rispettivi profili. Ma le forze dell’ordine, a quel punto, sono già sulle loro tracce e, dopo aver diffuso pubblicamente le “eroiche gesta”, in poco tempo individuano e convocano i vandaletti, i quali a loro volta ammettono da subito la colpevolezza e si scusano una prima volta per la “bravata”.

Raggi: "Da quest’episodio più coscienza civica"

Il commento della sindaca Virginia Raggi è, sostanzialmente, un appello ai cittadini: “Questo episodio deve farci comprendere che da un errore si può costruire qualcosa di positivo. I due autori del gesto, che ha avuto un forte impatto mediatico, hanno chiesto scusa e si impegneranno a collaborare per sostenere questo importante servizio di bike-sharing, che rientra pienamente nei nostri programmi di sviluppo della mobilità sostenibile. È necessario un cambiamento culturale, una nuova coscienza civica che porti avanti il principio che le cose di tutti sono cose di ciascuno di noi. Bisogna rispettare le regole e il bene comune. Dobbiamo prenderci cura della nostra città, perché ognuno di noi può contribuire a farla più bella”.

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