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Attualità Castelnuovo di Porto

Dal Cara di Castelnuovo di Porto un modello di integrazione: a verde e decoro urbano pensano i migranti

Per un anno 50 ospiti del centro per richiedenti asilo hanno preso parte ad attività volontarie per migliorare il territorio

Verde pubblico, decoro urbano, rotonde stradali, giardini nelle scuole. Hanno partecipato attivitamente, per un anno, ad attività che hanno reso più bello il comune che li ospita. Sono una cinquantina di migranti del Cara di Castelnuovo di Porto, parteciaoanti a un progetto di volontariato promosso dal sindaco Ric cardo Travaglini, in collaborazione con la Prefettura di Roma, con la Cooperativa Auxilium e l’Organizzazione non Governativa CISP. 

Divisi in squadre e in turni settimanali, si sono occupati di tantissime cose: dal decoro urbano, ripulendo le rotonde stradali, alle giornate ecologiche dedicate al complesso de Le Terrazze, dalla manutenzione del verde pubblico di parchi e giardini, alla partecipazione ad attività di protezione civile, specialmente durante l’emergenza neve dello scorso febbraio, quando assieme a tanti castelnovesi, hanno liberato le strade dal ghiaccio e sorvegliato l’ingresso dei bambini nelle scuole. Oggi, sono impegnati a rendere più gradevole e bella la scuola materna, sempre in zona Le Terrazze. 

Nel frattempo hanno partecipato a corsi di fotografia con scatti che sono stati esposti anche al MACRO di Roma lo scorso dicembre, corsi di italiano, corsi di restauro e corsi di protezione civile grazie all’Associazione ANPAS "Volontari del Soccorso”. 

Con la loro opera, a settembre aprirà la mostra “Arti e Mestieri”, presso la Rocca Colonna curata dal Prof. Moussa Aziz Abdayem, un'esposizione dedicata al recupero della memoria delle tradizioni popolari e degli antichi mestieri legati all’artigianato e all’agricoltura. 

E dal Comune di Castelnuovo di Porto arriva un appello: "Sono giorni difficili per questi ragazzi. Nonostante l’impegno e la dedizione a queste attività che valgono loro un attestato di partecipazione e un titolo di merito per il riconoscimento del loro status di richiedenti asilo, questi giovani sono oggi scoraggiati dal clima di ostilità e di una narrazione negativa sul tema migrazioni che si è diffusa nel nostro paese". Non solo perché così si rischia di rovinare ciò che di buono si realizza in tema di politiche di integrazione sociale, "ma anche perché l’esperienza del CARA è un’opportunità per Castelnuovo di Porto e per l'intero paese". 

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