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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Buche, quando la trasparenza si scontra con la lentezza: municipi in ritardo e la mappa non c'è

Presentata a dicembre la mappa interattiva non è aggiornata con i dati dei municipi. Lozzi (M5s): "Non abbiamo personale, e il software poteva essere fatto meglio"

Dovrebbe servire a rendere noti ai cittadini i cantieri attivi su buche e caditoie. E in teoria basterebbe un clic su uno dei marcatori colorati per scoprire il tipo di intervento progettato, in corso, o ultimato. La mappa interattiva sul sito di roma Capitale, presentata a dicembre scorso, è stata definito dalla sindaca Raggi "una piccola rivoluzione in tema di trasparenza". Già, se solo funzionasse a regime.  

La cartina al momento della presentazione alla stampa, prima di Natale, aveva all'attivo 169 cantieri sulla mappa, oggi ne ha 176, sette interventi aggiunti in poco più di un mese, tutti afferenti alla rete viaria di competenza del dipartimento Simu (Lavori pubblici), che si occupa, lo ricordiamo, degli 800 chilometri di Grande viabilità. Ma i romani come fanno a controllare i cantieri sulle strade della viabilità ordinaria, che sono i restanti 4mila 700 chilometri? Di quelli, cinque volte tanti, altro che trasparenza. "Si prevede di riportare successivamente nella mappa la visualizzazione degli interventi di pertinenza" è scritto sul sito.

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Dal dipartimento Lavori pubblici si apprende che i dati dagli uffici dei parlamentini non sono ancora arrivati. Magari è questione di tempo, suppongono al Simu. E' un lavoro in più, e il personale già scarseggia per le attività ordinarie. Figuriamoci per quelle nuove, per giunta da spiegare ex novo. Però c'è chi sostiene di non essere mai stato nemmeno informato di dover inviare il report. "Non abbiamo ricevuto nessuna nota o comunicazione ufficiale a riguardo" spiega l'assessore ai Lavori pubblici del II municipio, a guida Pd, Gian Paolo Giovannelli. Stessa risposta dal collega del I municipio, sempre a guida dem, Jacopo Emiliani Pescetelli: "Non siamo stati informati, nè dalla parte politica nè da quella dei tecnici". 

Un'altra ancora la versione della presidente del VII municipio, grillina, Monica Lozzi. "A noi è stato detto di inserire direttamente i dati nella piattaforma. Cosa che ci risulta quasi impossibile fare visto che abbiamo tre persone addette ai controlli sui cantieri stradali, ai sopralluoghi, alla progettazione dei bandi". Tre persone, poche, e non tutte giovani e capaci di apprendere rapidamente il nuovo software. Infatti, da Lozzi, è arrivata già una richiesta al Campidoglio: o un aiuto con il personale o la possibilità di far dialogare il programma (Umap, un progetto free software di OpenStreetMap) con quelli già usati dai tecnici per pubblicare gare e informazioni sugli interventi. Si attendono risposte. Ma intanto la critica è d'obbligo, e da Lozzi non è la prima rivolta all'operato della sindaca Raggi: "Si poteva fare meglio, forse mettendoci più tempo ma ottenendo un prodotto più efficiente".

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