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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Una mega luna su Roma: da mezzanotte l'installazione al Giardino degli Aranci

Alla Festa di Roma 2019 arriva 'Museum of the Moon' dell'artista Jerram

Sarà una Roma con due Lune quella che accoglierà l'inizio del 2019. Quella in fase calante, in alto in un cielo che dovrebbe restare sereno per la notte. E quella piena che renderà ancor più indimenticabile il panorama mozzafiato sulla città che si può osservare dal Giardino degli Aranci. Si chiama 'Museum of the moon' ed è l'installazione itinerante dell'artista britannico Luke Jerram che "dopo aver orbitato sopra i cieli dei maggiori festival di tutto il mondo giunge a illuminare la Festa di Roma". Il progetto, che scatterà a mezzanotte e durerà fino alle 15.30 del 1 gennaio, fa quindi parte degli eventi legati alla kermesse organizzata dal Campidoglio per Capodanno che inizieranno la sera di lunedì 31 dicembre alle 21 e dureranno per 12 ore. 

Una luna gonfiabile di sette metri di diametro, si legge sul sito La festa di Roma 2019, sospesa nel vuoto e illuminata dall’interno, che riproduce fedelmente la crosta lunare, dai crateri alle catene montuose fino ai minimi particolari, utilizzando le immagini in alta risoluzione realizzate dalla Nasa. Secondo una scala 1:500.000, ogni centimetro della grande scultura sferica corrisponde a cinque chilometri di superficie lunare. Fusione di scienza e suggestione poetica, l’installazione è accompagnata da un’avvolgente trama sonora, realizzata appositamente dal compositore Dan Jones, vincitore del premio Ivor Novello e BAFTA.

"Da domani alle 21 è festa per 24 ore, festa per abitare la città (e la sua bellezza) insieme, non solo da singoli individui" scrive su Facebook il vicesindaco con delega alla Cultura, Luca Bergamo. "100 performance, molte pensate per il luogo in cui avvengono, da un cast di circa 1000 artisti provenienti da 46 paesi che varcano confini geografici, culturali, sociali. Nella foto la luna di #LukeJerram nel cielo di Roma mentre viene installata". 

"Fin dall’alba dell’avventura umana sulla Terra, la Luna ha rappresentato lo specchio nel quale riflettere e proiettare credenze, idee e convinzioni" si legge sul sito La Festa di Roma 2019. "Venerata nel corso dei secoli come divinità, è stata l’orologio e il calendario dei nostri antenati, la guida notturna dei marinai e al tempo stesso la musa ispiratrice di artisti, poeti, scrittori e musicisti, influenzando la storia, la cultura e la religione di tutte le civiltà del nostro pianeta. In occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, la Festa di Roma offre al pubblico della Capitale l’illusione magica di toccare quasi con un dito il nostro misterioso satellite, rivelando anche l’emisfero a noi invisibile, quella faccia nascosta che noi terrestri normalmente non vediamo". 

Museum of the Moon è stato co-commissionato da una serie di istituzioni culturali riunite da Luke Jerram e dal Norfolk & Norwich Festival, in particolare: At-Bristol, Lakes Alive, Provincial Domain Dommelhof, Brighton Festival, Greenwich+Docklands International Festival, Les Tombées de la Nuit, Rennes e Kimmel Center for the Performing Arts. L’opera, creata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale del Regno Unito, l’Università di Bristol e la Association for Science and Discovery Centres, fa parte delle reti europee INSITU e Without Walls.

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