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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coppia gay a cena al ristorante: sullo scontrino scritte omofobe

La denuncia di due ragazzi al Gay Center. In rete decine di commenti di indignazione sulla pagina Fb del locale. I titolari: "Cameriere licenziato in tronco"

"Pecorino no, frocio si". Che l'intento fosse o no quello di scherzare - come avrebbe detto il cameriere interpellato - la coppia non si è certo divertita quando è arrivato il conto. E' un ragazzo romano gay di 21 anni, seduto a cena con il fidanzato, ad aver ricevuto lo scontrino choc. L'episodio, oggi al centro del dibattito in rete e dei commenti degli amministratori locali, si è consumato fra i tavoli della locanda Rigatoni, una trattoria romana nei pressi di piazza San Giovanni. 

I due ragazzi hanno ordinato dei primi, chiedendo di sostituire il pecorino con il parmigiano. E alla fine della cena, sopra la cifra da pagare, è spuntata la scritta ben visibile in foto. Lo avrebbero fatto notare al cameriere, che, stando al racconto riferito dalla coppia al Gay Center, avrebbe risposto per giustificarsi e non senza una punta di ironia, che era un errore del computer. I due hanno contatto il sito LGBT Bitchyf e il numero verde 800713713 Gay Help Line, dove gli è stato offerto supporto legale.

"Quanto accaduto al ristorante Locanda Rigatoni è un fatto molto grave - dichiara Fabrizio Marrazzo responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center - purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata". Poi la richiesta rivolta alla sindaca Raggi: "Revochi la licenza al ristorante e valuti anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante".

Anche il Campidoglio condanna l'episodio per voce degli assessori al Commercio e alla Roma Semplice Carlo Cafarotti e Flavia Marzano, Assessora alla Roma Semplice. "Gravissimo l’episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni. Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali. Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell’inclusione e dell’accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico – ristoratori, albergatori, tassisti – corsi formativi incentrati sul galateo dell’accoglienza. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell’eventuale denuncia. Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell’ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città".

"Mi auguro che la Sindaca Raggi intervenga al più presto con una punizione esemplare nei confronti del ristorante in cui giovedì scorso due ragazzi gay sono stati offesi da un dipendete del locale". Così in una nota anche Patrizia Prestipino, deputata del Partito Democratico. "Il comportamento del dipendente della Locanda Rigatoni e quello dei gestori che hanno tentato di minimizzare l'accaduto con delle giustificazioni puerili, sono una vergogna, un'offesa per la Capitale e per tutti i cittadini romani - prosegue Prestipino - quello che stupisce è l'impunità di certi individui nel compiere azioni spregevoli come quella accaduta giovedì scorso e che, senza adeguate attenzioni e sanzioni, rischiano di passare in secondo piano. Per questo - conclude Prestipino - auspico una punizione severa per i colpevoli di un gesto così disgustoso dalla chiara matrice omofoba, se non altro per le mancate scuse da parte dei protagonisti di questa vicenda indegna".

"Il cameriere è stato licenziato"

Nel pomeriggio i titolari hanno parlato tramite nota stampa, con cui si sono subito affrettati a prendere le distanze dall'accaduto. Ma soprattutto a comunicare che "il cameriere è stato licenziato in tronco". Poi il segno di pace: "La proprietà, lo staff del locale e la direttrice da sempre considerano la Locanda Rigatoni la casa di tutti. Siamo da tempo impegnati in programmi per l'integrazione di rifugiati nel nostro locale e chiediamo ufficialmente alla comunità LGBT di costruire insieme un percorso per riaffermare i valori di tolleranza, rispetto e apertura, che sono da sempre gli elementi fondanti del nostro modo di fare ristorazione". 

La condanna della rete

Intanto a scatenarsi contro di loro, come immaginabile, ci hanno pensano gli utenti in rete. Sono decine e decine i commenti lasciati sulla pagina Facebook della locanda I Rigatoni. Recensioni a una stella, insulti, sentenze senza appello. Tra chi si limita a un secco "vergognatevi" a chi giura che non ci metterà più piede: "Mai i miei soldi a chi non rispetta i suoi ospiti. Pessimi"

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