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Coronavirus, positivo un vigile urbano: chiude la sede del VII gruppo Tuscolano

È il secondo caso accertato dopo quello nella sede dell'XI gruppo. Al via le operazioni sanificazioni nella sede di piazza Cinecittà

Un altro agente della polizia locale è positivo al coronavirus. Dopo il caso di Corviale, in municipio XI, stavolta si tratta di un vigile urbano dirigente del gruppo VII Tuscolano. Il Comando generale ha deciso di chiudere la sede, in piazza Cinecittà, per permettere gli interventi di sanificazione dei locali. 

La struttura tornerà operativa non appena le operazioni saranno concluse, con ogni probabilità già dalla prossima settimana. Sempre dal Comando la richiesta a chi è entrato in contatto con il malato, di optare per l'autoisolamento precauzionale. Tutti gli altri svolgeranno i lavori d'ufficio in modalità smart working, fino a nuovo ordine. 

Il primo caso a Corviale 

Di metà marzo la notizia del primo vigile urbano positivo al covid-19, stavolta in servizio all'XI gruppo. Il caso fece scoppiare la rivolta tra i sindacati, specie per presunte omissioni da parte dell'agente sul suo stato di salute, e quindi sulla mancata attivazione dell'iter igienico-sanitario da parte delle autorità preposte. 

"Nelle giornate di sabato 14, domenica 15, lunedì 16  martedì 17 marzo, le attività del Gruppo sono normalmente continuate come se nulla fosse accaduto - scriveva nell'esposto il sindacato Ospol - generando ansia e reale preoccupazione tra i dipendenti. Non è stata disposta alcuna sanificazione degli ambienti di lavoro in violazione del protocollo Govemo-Sindacati, nel caso di presenza di una persona con Covid.19 all'interno dei locali". 

Tante poi le proteste per richiedere i dispositivi di sicurezza per tutti, guanti e mascherine. 


 

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