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Coronavirus: a Roma 23 casi e tra loro anche un bimbo di nove anni, sono 28 in totale nel Lazio. I dati Asl del 9 luglio

Ventidue sono i casi di importazione (pari al 78% dei casi totali) e di questi 18 hanno un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati

Sono 23 i nuovi casi di coronavirus a Roma nelle ultime 24 ore, 28 in totale nel Lazio con ventidue di questi inerenti ai cosiddetti "casi di importazione" (pari al 78% dei contagi totali di oggi) e di questi 18 hanno un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati. Un altro caso proviene dalle Canarie, uno ha un link con il Brasile e uno di rientro da una visita familiare a Milano. 

I dati Asl di Roma e del Lazio del 9 luglio

Nello specifico, nella Asl Roma 1 dei tre casi registrati nelle ultime 24h due sono riferiti a persone di nazionalità del Bangladesh che hanno un link correlabile con i voli internazionali provenienti da Dacca già attenzionati. Un caso riguarda un bambino di 9 anni riferito ad un nucleo familiare già noto.

Nella Asl Roma 2 dei 15 casi odierni sono 14 i positivi riferiti all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in con link con voli internazionali da Dacca già attenzionati e di questi 8 fanno riferimento ad un unico nucleo familiare.

Nella Asl Roma 3 dei cinque casi odierni uno è un uomo residente alle Canarie ora ricoverato allo Spallanzani. Due casi sono riferiti a persone di nazionalità del Bangladesh che hanno un link correlabile con i voli internazionali provenienti da Dacca già attenzionati.

Un ulteriore caso positivo riguarda un uomo individuato al test sierologico. Infine per quanto riguarda le province registriamo quattro nuovi casi nella Asl di Latina si tratta di un uomo di rientro da una visita familiare a Milano per il quale è stata avviata l’indagine epidemiologica, una caso di una donna in accesso al pronto soccorso.

Un caso riguarda una bambina di 9 anni, è un link familiare al caso di rientro dal Brasile. Rieti si conferma COVID Free, mentre a Frosinone rimane un solo caso in isolamento. Nelle ultime 24h si registra un decesso.

Il commento dell'assessore D'Amato

"Ci aspettiamo nella valutazione settimanale un valore RT ancora di poco superiore a 1 a causa dei focolai di importazione. - ha commentato l'assessore alla sanità nel Lazio Alessio D'Amato al termine della task force odierna - Prosegue nel frattempo la straordinaria affluenza ai drive-in della Asl Roma 2 a disposizione della Comunità del Bangladesh a Roma per effettuare i tamponi. Voglio ringraziare della collaborazione le associazioni e l'Ambasciata del Bangladesh a Roma. L'attività di contact tracing per la Comunità bengalese verrà estesa anche al drive-in del San Giovanni e in Piazzale Tosti". 

Il bollettino dello Spallanzani del 9 luglio

In questo momento sono invece ricoverati allo Spallanzani 81 pazienti. Di questi, 40 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, 41 sottoposti a indagini. Quattro pazienti necessitano di terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 514. 

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Coronavirus: i dati aggiornati nel Lazio

Sono 874 gli attuali casi positivi nella Regione Lazio. Di cui 663 sono in isolamento domiciliare, 198 sono ricoverati non in terapia intensiva, 13 sono ricoverati in terapia intensiva. 842 sono i pazienti deceduti e 6508 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 8224 casi.

Stop ai voli dal Bangladesh

Dalla giornata di martedì, ricordiamo, sono stati sospesi i voli speciali autorizzati dall'Enac provenienti da Dacca. Una soluzione drastica per fermare la diffusione di contagi ma che oggi è stata messa a rischio per il possibile sbarco a Roma di 135 bengalesi fermati in aeroporto e fatti rimpatriare.

Il volo della Qatar Airways, via Doha, era atterrato a Fiumicino alle 15 come da programma. Sull'aereo erano presenti centinaia di bengalesi che si era organizzati per aggirare l'embargo facendo scalo in un altro aeroporto, dopo essere partiti dal Pakistan. L'obiettivo era quello di eludere il provvedimento con il quale il ministro della Salute Roberto Speranza ha sospeso per una settimana i voli - diretti e indiretti - da Dacca. 

I passeggeri bengalesi, in seguito al provvedimento di respingimento alla frontiera per motivi sanitari eseguito dalla Polaria, sono stati quindi trattenuti in aereo fino alle 16, quando il volo è ripartito verso casa, mentre le persone di altra nazionalità sono state fatte sbarcare e tenuta in quarantena.

Articolo aggiornato alle 16:45 del 9 luglio

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