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Coronavirus, 50 nuovi casi nella Regione Lazio: 3 i decessi con il Covid-19 nelle ultime ore

L'assessore D'Amato: "Si registra un incremento delle persone uscite dalla sorveglianza che sono 411, ovvero che hanno terminato la quarantena"

Tre morti e 50 nuovi casi di positività nel Lazio di cui 35 in più, rispetto all'11 marzo, a Roma e provincia. A tracciare il bilancio dei dati sul coronavirus è l'assessore alla Sanità e all'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Dei 191 casi (oltre i 3 guariti), secondo i dati della Pisana, ci sono 67 pazienti in isolamento domiciliare, 85 sono ricoverati non in terapia intensiva e 20 sono ricoverati in terapia intensiva.

Notizie che arrivano dopo la pubblicazione del il nuovo Decreto del Governo ha decretato la chiusura di negozi, bar e ristoranti in tutta Italia

"Rispetto a ieri c'è anche un incremento delle persone uscite dalla sorveglianza che sono 411, ovvero che hanno terminato la quarantena" commenta l'Assessore D'Amato.

Coronavirus: tre morti, uno è un ufficiale dell'Esercito di 57 anni

E se due vittime sono anziane, la terza è un uomo di 57 anni Ufficiale Superiore dell'Esercito Italiano che prestava servizio al Segretariato Generale della Difesa che si trovava presso il proprio domicilio per problemi di salute.

E' deceduto durante il trasporto al Policlinico Umberto I: è risultato positivo al primo tampone di Covid-19. 

Una donna 82enne che proveniva dalla RSA di Civitavecchia e poi trasferita allo Spallanzani, è morta "per gravi patologie prevalenti e precedenti la sua positività al nuovo coronavirus". E' quanto si legge nel bollettino medico dello Spallanzani del 12 marzo. La terza vittima, invece, è un uomo paziente di 79 anni al San'Eugenio.

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I dati dalle Asl: + 35 casi positivi a Roma e provincia

Nella task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, si è anche fatto un punto da tutti i singoli presidi ospedalieri. 

Alla Asl Roma 1 ci sono 4 nuovi casi positivi e 83 persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Nella Asl Roma 2 sono 11 i nuovi casi positivi e 49 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Nella Asl Roma 3 si segnalano 9 nuovi casi positivi e 53 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.

Nella Asl Roma 4 invece i nuovi casi positivi sono 7 e 75 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. Nella Asl Roma 5 sono 4 i nuovi casi positivi e 25 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare mentre nella Asl Roma 6 nessun nuovo caso positivo e 54 le persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare. 

Secondo i dati delle Asl di Roma e provincia, quindi, rispetto a ieri ci sono 35 casi positivi in più. Stando ai numeri dei presidi regionali, invece, rispetto al 10 marzo nel Lazio ci sono 50 pazienti positivi in più.

Da lunedì i primi 40 posti letto al Columbus Covid-2

Nel frattempo continuano i preparativi per il Columbus Covid-2 Hospital, che affiancherà l'hub regionale Spallanzani nella battaglia sanitaria. "Lunedì saranno disponibili i primi 40 posti letto, mentre la settimana successiva tutti gli altri". A dirlo è Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli.

A Roma autorizzati a ulteriori 72 posti letto in più negli ospedali

Ma non finisce qui perché anche altri ospedali aumenteranno le loro capienza. A Roma saranno infatti autorizzati ulteriori 72 posti letto per il "trattamento residenziale intensivo per persone non autosufficienti assicurando la disponibilità di ventilatori assistiti".

L'attivazione va dai 2 ai 10 giorni. A darne notizia è la Regione che spiega: "Sono i 39 posti sulla Asl Roma 1, 23 sulla Asl Roma 2, 10 sulla Asl Roma 3. Tale misura si va ad aggiungere ai 157 posti letto di terapia intensiva destinati alla battaglia contro il Covid-19".

In campo i presidi dell'Ifo-Regina Elena (che ha messo la disponibilità di ricoveri oncologici per la rete regionale e la disponibilità della presa in carico di un paziente dalla Lombardia), il Policlinico Tor Vergata, il San Camillo (venedrdì apre il reparto di sorveglianza ad hoc).

Coronavirus, cosa si può fare e cosa non si può fare

E ancora, l'Azienda ospedaliera Sant'Andrea, il Policlinico Campus Biomedico (che ha attivato il laboratorio). Dalla serata del 10 marzo, invece, all'Inmi Spallanzani sono stati attivati altri 5 posti di terapia intensiva e 14 pazienti saranno trasferiti alla Cecchignola. In totale, nella Capitale, sono quindi 229 i posti letto in più.

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L'appello: manca il sangue negli ospedali

L'emergenza COVID-19 sta mettendo in ginocchio i servizi trasfusionali. "E’ necessario andare a donare perché c'è il rischio concreto di bloccare l'attività chirurgica. Rivolgo un appello alla donazione per consentire il prosieguo delle attività ospedaliere. Donare il sangue è sicuro, basta recarsi in uno dei nostri centri trasfusionali", spiega l'assessore D'Amato.

Coronavirus: 3 milioni di euro per la ricerca

Il progetto Exscalate4cov ha vinto 3 milioni di euro per la ricerca di nuovi farmaci contro la pandemia del Covid-19. Anche l'INMI Spallanzani è tra i partner del progetto ha vinto i fondi messi prontamente a bando dalla Commissione europea per fare ricerca (qui i dettagli).

L'ospedale Spallanzani cerca 24 anestesisti

Il potenziamento degli ospedali, però, non basta. Serve anche personale. Lo Spallanzani, infatti, cerca 24 anestesisti con disponibilità immediata per le esigenze assistenziali legate all'emergenza coronavirus.

L'Ospedale ha pubblicato un bando in cui si invitano i medici anestesisti e rianimatori a esprimere una 'manifestazione di interesse per soli titoli con disponibilità immediata per un impegno di 12 mesi a tempo pieno.

La domanda redatta in carta semplice dovrà essere inviata all'indirizzo di posta elettronica certificata concorsi@pec.inmi.it, specificando nell'oggetto 'Manifestazione d'Interesse per soli titoli con disponibilità immediata per n. 24 posti di Dirigente Medico disciplina Anestesia e Rianimazione per le esigenze assistenziali dell'INMI Lazzaro Spallanzani IRCCS'.

Corte dei Conti chiude le sedi fino al 20 marzo

Tutte le sedi centrali della Corte dei conti resteranno chiuse fino al 20 marzo 2020. "E' quanto disposto, con effetto immediato, dal Segretario generale su conforme avviso del Presidente dell'Istituto al fine di salvaguardare la salute di tutti i lavoratori in relazione all'emergenza sanitaria in atto". E' quanto si legge in una nota della Corte dei Conti.

"Le attività funzionali sono ridotte ai soli servizi minimi essenziali idonei a garantire la continuità amministrativa e l'interlocuzione istituzionale esterna, valorizzando al massimo livello l'impiego dei sistemi tecnologici di comunicazione a distanza- spiega la nota- Per ciascuna sede territoriale, in caso di analoghe condizioni epidemiologiche, provvederanno - in base alla vigente normativa - i rispettivi vertici istituzionali".

Donazione della fondazione Fendi al Gemelli

La Fondazione Carla Fendi ha reso noto di aver devoluto la somma di 100.000 euro da destinare all’acquisto di ventilatori meccanici per il Presidio Sanitario Columbus, del Policlinico Gemelli di Roma,
che causa emergenza diverrà il secondo polo laziale dopo l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani, per la gestione e la cura dei malati che hanno contratto il COVID-19. 

Annullata la manifestazione Via Libera a Roma

Il Comune di Roma ha annullato l’evento di #ViaLibera previsto per domenica 22 marzo, alla luce degli ultimi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle misure di contrasto al diffondersi del coronavirus.

#ViaLibera è un'iniziativa di Roma Capitale che per una domenica al mese prevede una rete di strade riservate completamente o parzialmente a pedoni e ciclisti, con eventi e altre attività lungo il percorso, spiega in una nota il Campidoglio.

Aggiornato alle 18:40 del 12 marzo
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