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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, la stretta sui mercati: aperti solo se coperti o recintati. Chiude Porta Portese

Tre condizioni poste dal Campidoglio per restare aperti. Off limits quelli su strada, ma chi vuole può presentare progetti di adeguamento in dipartimento. Cafarotti: "Priorità è evitare assembramenti"

Mercati aperti solo se alimentari e solo se in grado di far rispettare la distanza fissata dalla legge tra i clienti. Così, insieme a pub, locali, ristoranti e bar, nella Capitale arriva la stretta anche sulle bancarelle. 

A stabilirlo, a seguito del blocco totale imposto dal Governo per l'emergenza coronavirus, l'assessore al Commercio Carlo Cafarotti, che ha dato in queste ore precise disposizioni agli uffici del dipartimento di via dei Cerchi, con una nota inviata anche a direttori e presidenti di municipio, al capo di gabinetto della sindaca Raggi, ai vertici della polizia locale. Stop a resse e gente accalcata tra le bancarelle. Questa è la ratio. I mercati come Porta Portese, via Sannio, viale Togliatti, dove il caos davvero è inevitabile, chiuderanno. 

"La nostra priorità assoluta, come da disposizione del Dpcm (decreto della presidenza del consiglio, ndr) è la tutela della salute pubblica. Dobbiamo evitare ogni tipo di assembramento" spiega a RomaToday l'assessore Cafarotti. E allora sono tre le condizioni strutturali che un mercato deve avere per poter restare aperto. 

Le condizioni per restare aperti

La prima: un perimetro individuato e individuabili. Quindi, via libera ai mercati coperti e ai plateatici recintati. La seconda: gli accessi devono essere controllati e controllabili. All'ingresso qualcuno dovrà controllare l'entrata a gruppi, come già avviene nei supermercati. "Spetterà alle Ags organizzarsi" precisa l'assessore. 

Terza condizione: nelle aree comuni è necessario che ci sia lo spazio sufficiente per rispettare la distanza di un metro tra i clienti, quella imposta per decreto legge in tutti gli esercizi pubblici. "Se la Polizia locale troverà situazioni in cui le condizioni non sono rispettate - chiarisce ancora - farà immediatamente smontare tutto". In tutto questo, da precisare, è consentita l'apertura soltanto ai banchi di generi alimentari. 

La lista dei mercati aperti

Ricapitolando, i mercati coperti e quelli che hanno un recinzione a delimitare i confini, possono aprire. Qualche esempio? I mercati di via Turati e via principa Amedeo all'Esquilino, quello di via Ciro da Urbino a Tor Pignattara, quello di piazza dell'Unità a Prati. In fondo all'articolo sono elencati i primi 27 mercati su 67 totali che hanno risposto alle richieste di adeguamento. 

Una lista parziale, perché c'è chi ancora non ha comunicato le condizioni strutturali agli uffici capitolini o al municipio di riferimento. Sia il dipartimento che i minisindaci infatti sono stati sollecitati dall'assessorato a contattare le singole Ags per ribadire le nuove misure fissate. 

Chiusi i mercati su strada

I mercati su strada comunque, quelli "in sede impropria" o saltuari, dovranno chiudere. A meno di presentare un nuovo progetto che preveda una recinzione. "Ci è stato chiesto se è possibile adeguarsi e presentare un piano di intervento - spiega l'assessore - è possibile ma il progetto eventuale dovrà passare dall'approvazione di una Conferenza dei Servizi". 

La lista dei mercati (in aggiornamento) che hanno risposto alle richieste del Comune e possono stare aperti

Esquilino ex caserma pepe
Esquilino ex caserma sani
Trieste
Savoia
Italia
Nomentano
Torpignattara

Nuovo mercato Testaccio
Centocelle
Ostia i/orazio dello sbirro
Prati
Vittoria
Parioli
Nuova val melaina
Serpentara II
Tiburtino sud
Casal de' pazzi
Ronchi/gordiani
Casilino 23
Nuovo labicano/condottieri
Villa gordiani
La rustica
Latino
Nuovo Cinecittà
Cinecittà est
Grottaperfetta
Laurentino
Irnerio

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