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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus: gli Infermieri di Famiglia e Comunità in prima linea anche in fase 2

Continuano gli interventi, a domicilio, a beneficio delle persone anziane o affette da patologie croniche. Mostarda (D.g. Asl Rm6): “Si tratta di un servizio importante sul quale la nostra Azienda punta molto”

Lavorano per garantire il supporto necessario alle persone più fragili. Agli anziani, ai pazienti affetti da patologie croniche, ai cittadini soli che non possono lasciare al propria abitazione. L’impegno dell’Associazione Infermieri di Famiglia e Comunità non conosce sosta. 

A disposizione del territorio

La fase 2 del nuovo Coronavirus non deve alimentare la falsa speranza che il Covid 19 sia stato debellato. Anche in questo periodo infatti gli infermieri di Famiglia e Comunità restano in prima linea. E’ quanto accade ad esempio nel territorio della Asl Rm6 dove, questi operatori, non si stanno sottraendo alle richiesta di assistenza che arrivano dalle varie unità famigliari.

Un servizio importante

“Dopo la firma nel 2019 del Protocollo d’intesa tra ASL Roma 6, ASL Roma 4, ASL Roma 5 e l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma (OPI Roma) e la formazione del personale il  3 febbraio 2020, il progetto è diventato operativo nel Distretto 3 della ASL Roma 6 – ha spiegato il Direttore Generale della ASL Roma 6, Narciso Mostarda – Si tratta di un servizio importante sul quale la nostra Azienda punta molto. Le persone fragili, come purtroppo è emerso in maniera chiara in questo periodo di emergenza, devono essere e sono per noi una priorità”.

I numeri

L’impegno, in fase 2, è addirittura aumentato. Ai 180 controlli a domicilio ed alle centinaia di chiamate a cui hanno risposto questi medici per garantire il monitoraggio telefonico, si aggiunge un nuovo obiettivo.   In questi giorni infatti l’Infermiere di Famiglia e di Comunità sta offrendo il proprio supporto anche alle persone che vivono nel distratto sanitario H3, ovvero nella zona che si estende tra Marino e Ciampino.

La sicurezza

Controlli che gli infermieri effettuano nel rispetto di tutte le sicurezze. Com’è stato precisato dall’ufficio stampa della Asl Rm6, le visite sono infatti precedute da triage telefonico, sempre utile per la valutazione delle sintomatologie e per la predisposizione dei dispositivi di protezione individuali da utilizzare. In questo modo l'infermiere di Famiglia e di Comunità è riuscito ad offire un supporto che, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus non è mai venuto meno.


 

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