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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, positivo dipendente ristorante: al via iter per i test. Gli imprenditori: "Fiumicino è sicura"

Il sindaco Montino: "Anche i familiari dei clienti del locale devono rimanere in isolamento fino a quando non avranno il risultato del tampone del familiare interessato"

La Asl Roma 3 e la Regione Lazio non vogliono lasciare nulla al caso: la questione relativa al caso di Fiumicino deve essere addomesticata il prima possibile.

Nella giornata di venerdì il comune aeroportuale, attraverso il sindaco Esterino Montino, ha fatto sapere come il dipendente del ristorante Indispensa Bistrot sia risultato positivo al coronavirus. Il locale, che si trova accanto al Comune di Fiumicino, è stato chiuso e lo rimarrà fino a nuove disposizioni della Asl.

La macchina dei controlli a Fiumicino

E' così che, già da ieri, è partita la macchina dei controlli. "Tutti coloro che hanno frequentato il locale ed il paziente positivo a partire dal giorno 21 giugno, devono recarsi alla Asl di via Casal Bernocchi ad Acilia per sottoporsi al tampone e rimanere, da subito, in isolamento".

La Asl di Casal Bernocchi è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 20, mentre sabato resterà aperta fino alle 14. Non solo però, perché anche i familiari dei clienti del locale devono rimanere in isolamento fino a quando non avranno il risultato del tampone del familiare interessato.

Il sindaco: "Tampone e isolamento per i clienti"

"Il tracciamento è fondamentale"

"Chiedo a tutti la massima collaborazione e di seguire scrupolosamente queste indicazioni", ha sottolineato Montino. A fargli da eco l'assessore alla sanità nel Lazio Alessio D'Amato: "Voglio rivolgere un invito a tutti i ristoratori al rispetto dell'ordinanza che prevede che venga richiesto per ogni tavolo almeno un recapito telefonico, tale disposizione in questa circostanza è fondamentale per il tracciamento dei contatti".

"Fiumicino è luogo sicuro"

E sono proprio gli esercenti che potrebbero pagare lo scotto più pesante dopo la notizia di questo caso. L'associazione Lungomare ed Esercenti di Fiumicino ha così deciso di gettare acqua sul fuoco: "È assolutamente necessario precisare che tutti i locali di Fiumicino stanno rispettando le regole anti-Covid e che non c'è alcun pericolo. Siamo ancora in attesa di capire cosa sia successo e se ci siano state eventuali mancanze, che a noi ancora non risultano. È naturale che se qualcuno ha sbagliato pagherà, com'è giusto che sia. Ma fino a prova contraria non c'è alcun colpevole e soprattutto non si può addossare a un comparto che ogni giorno segue scrupolosamente direttive e normative, colpe e sospetti".

"Lo ribadiamo, i locali di Fiumicino sono sicuri, non c'è alcun pericolo. Quanto accaduto al contrario deve far riflettere tutti sulla necessità di non ‘sgarrare’ di una virgola per evitare che tutto un settore venga coinvolto", si legge in una nota. 

Coronavirus: i numeri utili dal comune di Fiumicino

"In caso di comparsa dei sintomi compatibili con un quadro di Covid-19 (febbre, tosse, mialgia, difficoltà respiratoria, congiuntivite, diarrea, vomito, malessere generale) nel periodo di isolamento o nei 14 giorni successivi all’ultimo accesso al locale, allo scopo di contenere l'eventuale contagio, si raccomanda che la persona interessata chiami il medico curante e, se necessario, i numeri dedicati:  1500 (numero nazionale),800118800 (numero regionale), 3336107008 o 33336107007 o 3387916706 (numeri ASL Roma3) per avere indicazioni", si legge in una nota del Comune di Fiumicino.

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