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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, stop a catechismo e pellegrinaggi. Non si fermano messe, mense e accoglienza

Le disposizioni della diocesi di Roma per sacerdoti e fedeli: "In luoghi di culto si rispettino distanze"

Anche la Chiesa si adegua ai tempi del Coronavirus. La diocesi di Roma ha diramato il vademecum per sacerdoti e fedeli in seguito al decreto del governo che contiene le disposizioni per il contenimento dei contagi da Covid-19

Chiesa e Coronavirus: le disposizioni della diocesi di Roma

"Le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus" - la presa d'atto della Conferenza Episcopale Italiana. 

Coronavirus, niente catechismo nè pellegrinaggi

Pertanto la diocesi di Roma ha disposto che le attività pastorali non sacramentali rivolte a gruppi di fedeli (per esempio, i catechismi dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, i corsi di preparazione al matrimonio e di accompagnamento delle coppie, i ritiri e gli esercizi spirituali, i pellegrinaggi, le attività associative e oratoriali, i percorsi di fede di giovani adolescenti e adulti, e in generale tutte le attività di gruppo) siano sospese fino al 15 marzo 2020, così come le Autorità hanno disposto per le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e per le Università.

Messe in luoghi ampi, niente scambio di pace e cquasantiere vuote

Sono consentite invece le celebrazioni liturgiche feriali e festive, purché il luogo di culto consenta di rispettare le misure di precauzione ritenute fondamentali dalle Autorità competenti, in particolare quella di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone. 

Valgono altresì le indicazioni già fornite ossia “omissione del segno dello scambio di pace, ricezione della Santa Comunione sulla mano e svuotamento delle acquasantiere”. Chi avesse difficoltà o comunque lo ritenesse più opportuno, potrà predisporre delle celebrazioni all’aperto. "Soprattutto nel Settore Centro, si invitino i fedeli a partecipare alle celebrazioni nelle chiese più grandi". 

Sacerdoti in visita ai malati: le regole da seguire

Particolare attenzione quella da riservare alle categorie più deboli. Per questo la diocesi di Roma ha disposto che le visite ai malati siano effettuate rispettando ancor più rigorosamente le condizioni di carattere generale , ossia distanza minima e igiene, "utilizzando per quanto possibile le apposite mascherine e limitando le occasioni di interazione con i medesimi soggetti deboli all’amministrazione di Sacramenti e Sacramentali. Si consiglia altresì che siano rinviate a dopo Pasqua le benedizioni delle famiglie, se le circostanze - da valutarsi - lo permetteranno". 

Il Coronavirus non ferma mense e accoglienza

Poi l'invito alle comunità parrocchiali a non interrompere le attività dei servizi caritativi, coordinandosi con la Caritas diocesana, "che è a completa disposizione per fornire tutte le necessarie indicazioni del caso". 

"In particolare - scrive monsignor Pierangelo Pedretti, segretario del Vicariato - si invitano le Caritas parrocchiali e tutti i gruppi di volontariato presenti nelle parrocchie a promuovere iniziative di vicinanza agli anziani soli che vivono nel loro territorio perlomeno attraverso contatti telefonici". 

Le attività dei Centri di Ascolto parrocchiali potranno continuare laddove il servizio si riesca a svolgere in locali caratterizzati da ampi spazi, ben areati ed igienizzati, evitando in ogni caso assembramenti di persone. "Per questo si raccomanda di fissare appuntamenti con le persone assistite e di non incentivare l'apertura indiscriminata, onde evitare assembramenti". 

Coronavirus, acquasantiere vuote e comunione sulla mano. Il parroco di periferia rinuncia a benedire le case

Gli stessi criteri dovranno essere usati per l'apertura degli Empori della Solidarietà e per i centri di distribuzione degli alimenti. Consigliata invece la sospensione dell’attività dei centri di distribuzione del vestiario, soprattutto per quello che riguarda la raccolta di abiti usati.

Le parrocchie, le rettorie e gli altri soggetti ecclesiali che hanno attivato una mensa sociale sono invitati a non interrompere il servizio e ad attenersi alle indicazioni che la Caritas diocesana predisporrà, ricevute le opportune indicazioni da Roma Capitale. "In particolare, in ogni caso, si invita a favorire la distribuzione di alimenti da asporto da non consumarsi nei locali parrocchiali". 

Le parrocchie che svolgono attività di accoglienza, con ospitalità di senza dimora e di richiedenti asilo, possono continuare senza problemi tale iniziativa cercando di favorire la permanenza degli ospiti nella struttura anche durante le ore diurne. Dove sussistano servizi docce e cambio biancheria "si richiede massima attenzione per operatori e volontari; anche qui si raccomanda di svolgere il servizio in ampi spazi, ben areati e igienizzati, evitando assembramenti di persone". 
 

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