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Coronavirus, per il 71% delle imprese romane il ritorno alla normalità avverrà entro un anno

La Camera di Commercio di Roma ha pubblicato la quarta rilevazione sulla parcezione degli imprenditori romani. Tagliavanti (CCIAA Roma): “Prevale un cauto ottimismo”

Gli imprenditori romani non hanno smesso di credere nella ripresa economica. E’ quanto emerge dalla quarta rilevazione che, trail 26 ed il 30 marzo 2020, la Camera di Commercio cittadina, ha condotto su un panel di 500 imprese.

Il report

I titolari delle aziende capitoline, nonostante le limitazioni imposte per contenere gli effetti del nuovo Coronavirus, guardano con fiducia al futuro. Sono in larga parte piccole aziende, visto che l’Osservatorio della Camera di Commercio per l’84% è composto da società con meno di 9 dipendenti. Ma non hanno smesso di nutrire aspettative incoraggianti.

Le aspettative degli imprenditori

Una larga maggioranza degli imprenditori, pari al 91,3% delle imprese, ritiene possibile un ritorno alla normalità della propria azienda, anche se in tempi lunghi. Il 71% crede infatti che, per ristabilire le condizioni antecedenti l’avvento del Coronavirus, sia necessario attendere almeno un anno. Solo il 20% stima che sia possibile farlo in tempi rapidi ed appena nove imprenditori su 100 si lasciano andare al pessimismo, dichiarando di non credere sia possibile un ritorno alle condizioni pre-pandemia.

Un dato sorprendente

“Leggere che il 91,3% delle imprese pensa di tornare alla normalità, seppur in maniera lenta e graduale, è un dato fondamentale e, in parte, anche sorprendente. Sia chiaro – ha commentato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – la situazione generale per le aziende resta difficilissima e senza precedenti, ma è proprio grazie alla dinamicità, al carattere e alla resilienza di migliaia di imprenditori, artigiani e professionisti che risorgeremo”.

Dinamicità e resilienza

C’è un’altra considerazione che emerge con evidenza. La maggioranza degli imprenditori, pari al 51,5% del totale, effettuerà delle riorganizzazioni utili a ripartire, ma non stravolgerà la propria organizzazione. Solo il 21,2% ritiene sia necessario ricorrervi, meno comunque di quelli che pensano di dover proseguire come prima, vale a dire il 27,3% del panel.

Un cauto ottimismo

In definitiva, dal report emerge “la tenacia e il pragmatismo dei nostri imprenditori” ha commentato il presidente della CCIAA, ed in sintesi mostra “un cauto ottimismo sulle prospettive di ripresa per la propria attività imprenditoriale ed una preoccupazione maggiore per la situazione economica complessiva del territorio, fiaccato e impoverito dalla violenza e dalla lunghezza dell’emergenza sanitaria”.
 

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