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Coronavirus, medici Spallanzani: 32 casi sotto osservazione. "No a discriminazione contro cinesi"

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani: "Il Centro europeo ha pubblicato nuove stime, la trasmissione è possibile solo quando si hanno sintomi". Negativo il caso di Tivoli

Oltre ai due cinesi contagiati dal coronavirus, sono 32 le persone sono ricoverate all'ospedale Spallanzani di Roma: 12 con sintomi riconducibili all'epidemia, 20 in osservazione asintomatiche. Nove le persone poste in isolamento che sono state invece dimesse.

Lo ha detto il professor Emanuele Nicastri, infettivologo della struttura illustrando la situazione in merito al nuovo virus arrivato dalla Cina, aggiungendo che le condizioni della coppia di cinesi contagiata "sono discrete". Un quadro rassicurante secondo i medici con Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma, che ha voluto lanciare un appello che va oltre la valutazione scientifica: "Bisogna evitare le discriminazioni. In Italia ci sono tanti cinesi". 

Il bollettino medico del coronavirus

"La moglie - si legge nel bollettino medico - di 65 anni, attualmente è in condizioni cliniche discrete, e presenta un iniziale interessamento intersiziale polmonare, febbricola e congiuntivite bilaterale". Mentre il marito, "di 66 anni, attualmente è anche lui in condizioni cliniche discrete, pur presentando un interessamento polmonare più pronunciato, con febbre, tosse e astenia". E proprio dal punto stampa allo Spallanzani emerge come, oltre i due casi positivi, siano stati individuati 3 possibili contatti con la coppia, posti in osservazione domiciliare.

La fake news dell'audio su Whatsapp

Negativo il caso dell'operaio di Tivoli

Per quanto riguarda il presunto caso di Tivoli, di un operaio rumeno che lavora presso l'hotel Palatino, dove soggiornava la coppia che ha contratto il virus, è stato spiegato che l'uomo non è mai venuto a contatto con i due turisti. E infatti in tardi serata la Regione Lazio ha comunicato che è risultato negativo al virus. "L’operaio romeno proveniente da Tivoli e trasferito in via precauzionale allo Spallanzani, dopo aver effettuato le opportune verifiche secondo i protocolli operativi, è risultato negativo al Coronavirus". Lo comunica in una nota l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio.

Si era presentato al pronto soccorso, raccontando di lavorare presso l'albergo di via Cavour arrivando in ospedale alle 16.55, con una sintomatologia simile a quella di una normale influenza. 

Il personale sanitario ha - come si legge nel referto - "immediatamente invitato il paziente ad indossare mascherina chirurgica e lo stesso è stato subito collocato in sala isolamento". Contemporaneamente è stato allertato lo Spallanzani per il trasferimento del paziente al nosocomio romano. E' stato anche immediatamente chiuso per disinfestazione il bagno del triage. Nella diagnosi si legge "sospetto contagio da coronavirus". Poi appunto risultato negativo. 

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Il percorso della coppia cinese contagiata

Durante il soggiorno a Roma la coppia di cinesi risultata positiva al coronavirus avrebbe "limitato gli spostamenti all'interno e fuori dall'albergo Palatino di Roma, indossando le mascherine protettive", ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Continueranno, però, le verifiche per risalire a chi ha avuto contatti diretti con la coppia. Gli accertamenti coinvolgeranno anche chi si trovava sul volo atterrato a Malpensa il 23 gennaio su cui viaggiavano.

Il direttore scientifico dello Spallanzani, Ippolito, ha tuttavia voluto rassicurare: "Il Centro europeo ha pubblicato nuove stime confermando che la trasmissione è possibile solo quando si hanno sintomi. Se i casi importanti, quelli positivi, sono identificati in stato precoce allora c'è un rischio da basso a molto basso", ha aggiunto Ippolito, spiegando che "la dimensione dell'epidemia non è valutata su scala nazionale. E' presto per parlare di vaccini, anche se le piattaforme sono state attivate. Speriamo di chiudere questo focolaio lo chiuderemo prima che sia pronto il vaccino". Ippolito ha concluso: "Bisogna evitare allarmismi ma dire che non ci saranno altri casi sarebbe non guardare in faccia la realtà".  

La conferenza stampa dello Spallanzani

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