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Un benzinaio vicino alla palude di Torre Flavia, l'ira del WWF: "E’ un'area da salvaguardare"

La proposta di realizzare una stazione di carburante preoccupa cittadini ed associazioni ambientaliste. Filpa (WWF Lazio): “Trasformazione pericolosa in un contesto paesaggistico di grande valore”

A Nord di Roma, tra il Comune di Ladispoli e quello di Cerveteri, c’è la palude di Torre Flavia. E’ un’area protetta, estesa per circa 50 chilometri, e rappresenta un polmone verde importante sia sul piano paesaggistico che su quello ecologico.

La palude di Torre Flavia

Torre Flavia è un’oasi naturalistica che offre rifugio ed alimentazione a numerose specie di uccelli, soprattutto durante le stagioni migratorie. Nell’area protetta possono trovare, alle spalle delle dune, una serie di specchi d’acqua, dei canneti. Luoghi dove nidificare o, semplicemente, trovare un po’ di quiete prima di riprendere il voto. A poca distanza da quest’oasi, un monumento naturale istituito dalal Regione e gestito dalla Città metropolitana, si vorrebbe realizzare una stazione di carburanti. La zona interessata è di competenza del Comune di Cerveteri e, già nel 2019, ha sollevato le proteste dei residenti e dei comitati preoccupati per l’impatto sull’area protetta.

La stazione di carburante

La questione è stata affrontata anche dal Sindaco di Cerveteri Pascucci, durante un appuntamento svoltosi nel palazzo comunale, nel mese di novembre. In quell’occasione il primo cittadino aveva ricordato l’origine del progetto. La proposta di edificare un distributore di carburante è stata presentata da un privat nel 2018 “in accordo con lo strumento urbanistico e le norme regionali” aveva ricordato Pascucci aggiungendo che “l’iter è sottoposto dal Comune alla Valutazione d’incidenza ambientale presso la Regione”. La partita non si è chiusa e ci sono cittadini e comitati preoccupati. Tra questi c’è anche il WWF Lazio che, con l'avvio della fase 2 dell'emergenza Coronavirus,  ha deciso di tornare sul tema.

La preoccupazione del WWF

“Non siamo i soli ad essere contrari alla realizzazione del distributore di carburanti – ha sottolineato in una nota Andrea Filpa Delegato del WWF Italia per il Lazio – perché questa iniziativa ha allarmato sia il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare che la Regione Lazio, nonché la Città Metropolitana di Roma che da anni cura la gestione di questa importantissima area protetta; e sono state raccolte quasi 2000 firme di cittadini preoccupati per il futuro di Torre Flavia”.

La zona del fratino

Raggiunto telefonicamente il delegato del WWF ha ribadito l’importanza dell’area. “Torre Flavia è un sito da preservare che, recentemente, è stato anche ampliato. E’ una zona speciale di conservazione ed al suo interno ci sono numerose specie di volatili come ad esempio il fratino, che tutti conoscono in relazione al concerto di Jovanotti”.

Il concerto annullato

Nel 2019 il cantautore romano ha annullato la tappa di Ladipospoli che era prevista proprio sulla spiaggia di Torre Flavia.  “Seppure ben lontani dall’area protetta e dall’area di nidificazione del fratino” aveva spiegato Jovanotti ai suoi fan, “constatando le varie perplessità emerse” aveva sottolineato in una nota la Trident Music, era stato deciso di cancellare il concerto del 16 luglio. 

Una fonte di pericolo

A poca distanza dalla sede dove si doveva svolgere la tappa del JovaBeach Party, poi trasferita a Marina di Cerveteri,  si sta valutando se realizzare la stazione di carburanti. “Non abbiamo aggiornamenti da parte del Comune di Cerveteri ma la scelta del luogo ci sembra decisamente poco assennata – ha sottolineato il delegato del WWF Lazio –La fuoriuscita di carburante è una potenziale fonte di pericolo per un’area verde tanto importante sul piano paesaggistico”. La posizione degli ecologisti in materia è chiara. La palude va preservata. 

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