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Attualità Anagnina / Via Salvatore Barzilai

Raid dei Casamonica, politica sotto shock. Raggi: "Aggressione inaccettabile"

Condanna unanime di M5S, PD e LeU per la violenza di due uomini del clan ai danni di una disabile e di un barista della Romanina

La condanna unanime della politica non si è fatta attendere dopo la notizia dell’ennesimo atto criminale perpetrato da individui della famiglia Casamonica. Poco più di un mese fa, nella domenica di Pasqua, due esponenti della nota famiglia Sinti hanno aggredito una disabile e un barista della Romanina, “colpevoli” solo di non sottostare ai loro soprusi. La sindaca Virginia Raggi, diversi esponenti del Movimento Cinque Stelle, del PD  e di LeU, hanno deciso di commentare l’accaduto. 

Le reazioni del M5S

“Uniti contro la criminalità. Le immagini dell'aggressione dei Casamonica nei confronti di una donna disabile e un barista sono inaccettabili. Le istituzioni non abbassano lo sguardo. #FuoriLaMafiaDaRoma". Questo il tweet della Raggi.

Il capogruppo del M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, sceglie invece Facebook per lanciare un messaggio di “condanna del folle gesto di violenza dei Casamonica. Un abominio. #FuoriLaMafiaDaRoma".

Le reazioni del PD

"Frustata con la cinghia e presa a calci e pugni. L'esplosione di violenza perché due esponenti del clan Casamonica non erano stati serviti per primi. Non posso che condannare l'ennesimo raid intimidatorio del clan Casamonica nei confronti di un barista e di una donna disabile, brutalmente picchiati e auspicare una reazione unanime da parte delle istituzioni ed un pronto intervento delle forze dell'ordine". Così, sempre su Facebook, il senatore del PD Bruno Astorre.

Dello stesso partito, Ileana Argentin: "Apprendo oggi dalla stampa un grave fatto accaduto il primo aprile ad Ostia per mano dei Casamonica, che in un bar del territorio hanno preso a cintate una donna disabile. Vergognosa l'omertà che ha portato a conoscenza del fatto solo oggi. Ritengo responsabili tutti i presenti e chiedo con determinazione giustizia. Non è possibile che nel 2018, di fronte ad un fatto così grave, non ci siano denunce e spiegazioni e mi domando come si possa picchiare una persona con difficoltà. Questa volta non solo una donna ma anche una persona con deficit, non ci sarà pena che potrà togliere responsabilità a chi ha fatto questo e a chi non ha parlato".

Duro il commento del responsabile della sicurezza del PD, Emanuele Fiano: "Roma è abbandonata a se stessa, e in questo clima di torpore la criminalità rialza la testa. Il raid compiuto a Roma in un bar della zona dell'Anagnina da due esponenti della famiglia Casamonica, come apprendiamo dai media, è di un gravità inaudita. In attesa che venga chiarita l'esatta dinamica dei fatti, le immagini e i resoconti dei media rimandano scene di violenza inaccettabili. Botte e percosse usate a scopo intimidatorio per affermare il controllo del territorio? La tracotanza e le modalità sembrano proprio quelle care alla malavita organizzata. È necessario quindi che le istituzioni intervengano rapidamente e con il massimo rigore. I cittadini non possono essere lasciati da soli".

Qualche ora più tardi ecco arrivare il comunicato del PD capitolino: " I filmati dell'aggressione di esponenti del clan Casamonica contro una ragazza con disabilità e un barista sono gravissime e sconvolgenti. Nel condannare l'odioso episodio di violenza facciamo appello alla massima unità delle istituzioni contro la criminalità organizzata, affinché nessun lembo del territorio romano resti in balia di bande criminali. Auspichiamo che sull'accaduto sia fatta al più presto luce da parte delle autorità competenti e che gli autori dei maltrattamenti siano messi in condizione di non nuocere".

La nota di Fassina (LeU)

"Stamattina, un quotidiano nazionale, riporta una storia agghiacciante avvenuta la domenica di Pasqua. Secondo la ricostruzione, due uomini appartenenti alle famiglie Casamonica e Di Silvio colpiscono a cinghiate una donna disabile e poi il barista di un bar a Via Barzilai, zona La Romanina, colpevoli entrambi di non avergli riconosciuto il rispetto dovuto sul "loro" territorio. La ricostruzione riporta anche minacce di morte sia alla donna e al barista picchiati, sia ai proprietari del bar in caso di conferma della denuncia dei fatti accaduti. Presentiamo oggi stesso una interrogazione urgente al Ministro dell'Interno per conoscere quanto avvenuto domenica primo Aprile al bar di via Barzilai e eventualmente quali misure intende prendere per garantire il primato della legge e dello Stato". Così si è espresso Stefano Fassina, deputato di LeU, consigliere di Sinistra per Roma.

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