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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Canili, il dossier degli ex gestori: "Da due anni clima di terrore". Ma il Comune: "Adozioni in aumento"

In commissione Trasparenza il braccio di ferro tra i volontari di Avcpp e i tecnici del Campidoglio

Pochi operatori, cani chiusi in gabbia, un esemplare morto sbranato, e irregolarità nei numeri che attestano le adozioni effettuate. E' un plico di 50 pagine il dossier-denuncia presentato questa mattina in commissione Trasparenza da Simona Novi, ex presidente dell'Associazione volontari canile di Porta Portese, per anni gestore delle strutture. 

Un "clima di terrore" quello denunciato nei canili di Muratella e Marconi nei due anni seguiti al nuovo bando dell'amministrazione M5s. Nel dossier c'è di tutto. A partire dal presunto bavaglio nei confronti di chi ha provato nel tempo a denunciare storture. "Una volontaria è stata allontanata perchè forse avrebbe scattato foto e ci sono state lettere di contestazione ad altri per lo stesso motivo" spiega Novi. E poi le incongruenze sui dati forniti. "E' chiara la volontà di mentire sulle procedure di adozione. Due cani presi recentemente dal canile del cinodromo e pubblicizzati come tali, sono stati ripresi a distanza di un anno dallo stesso cittadino che li aveva lasciati al canile come è prerogativa per un proprietario con particolari problemi: si chiama Adp". 

Inoltre "nella gara che l'attuale amministrazione ha voluto aggiudicare c'era una clausola sociale ben precisa che non è stata rispettata. A oggi solo 18 delle 35 persone che andavano assorbite sono state attualmente contrattualizzate come da bando". Senza contare gli orari, a detta di Novi "inferiori a quelli previsti". E il trattamento riservato ai cani. "La sgambatura prevede 40 minuti al giorno fuori dalla gabbia, e invece i cani non escono mai: per farlo servirebbero 10 lavoratori in più a Marconi e 38 a Muratella". Alcune pagine del dossier sono dedicate a Freddy, un cane cardiopatico di 15 anni, morto sbranato da altri animali "perché lasciato senza supervisione degli operatori". Accuse pesanti, che il Comune di Roma, presente in commissione con i tecnici del dipartimento Ambiente, rispedisce al mittente. 

La replica: "Adozioni in aumento"

Ci pensa il consulente per il Benessere degli animali del Campidoglio, Edgar Meyer, a snocciolare altri numeri. "Ad agosto 2018 è uscito il dossier sul randagismo della Lav, che ha spiegato che il 2017 è stata un'annata difficile per le adozioni in tutta Italia. E tra le uniche quattro regioni che hanno avuto un segno positivo c'è il Lazio, con il +2 per cento". Positivi anche i dati del decessi: "Ce ne sono stati 70, mentre nel 2014 erano 112, nel 2015 erano 121 e nel 2016 erano 116". Insomma, per il Comune la strada imboccata "è quella giusta"

Il nuovo gestore: "Parliamo solo con il Comune"

Agli attacchi dell'ex gestore risponde anche l'attuale incaricato, Antonio Iuliano, responsabile dell'associazione Rifugio Agro Aversano: "Ogni 15 giorni inviamo tutti i dati al Comune, Novi per noi non è nessuno è una semplice cittadina e deve rivolgersi al Comune facendo un accesso agli atti". Presenti anche alcune delle attuali volontarie nelle strutture: "A Muratella non c'è cane che non esca ogni giorno, tranne due che avevano problemi fisici" hanno assicurato. Ma la questione non si ferma alla gestione attuale.

Attacchi al nuovo bando

Critiche arrivano anche al bando appena pubblicato. "Io, la nostra associazione e i nostri volontari - conclude Novi - siamo stati mazzolati perchè ci dicevano che come gestore spendevamo troppo: gestivamo il doppio dei cani, il doppio dei canili fornendo il doppio dei servizi con un costo di 10,53 euro ad animale. Ora il nuovo bando predisposto dalla dottoressa Matassa, prevede 9,53 euro ad animale, ovvero un euro in meno per avere molto meno in termini di servizi".

Trasversali, da destra a sinistra, le polemiche dell'opposizione all'operato del M5s. "Credo sia compito di questa commissione monitorare periodicamente il punto della situazione sui canili e non essendo ancora accaduto abbiamo chiesto la convocazione di questa riunione - ha dichiarato Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d'Italia -vogliamo capire, senza polemiche, i costi di gestione, lo stato delle strutture e delle adozioni". Concetto ribadito anche dal consigliere dem Antongiulio Pelonzi che ha parlato di "mancanza di monitoraggio, approfondimento e trasparenza della commissione ambiente su questo tema".

Duro il commento del presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo: "Rimpallo di responsabilità, esposti in Procura, lamentele dei volontari, denunce a mezzo dossier, scambio di accuse tra Campidoglio e associazioni. È un quadro fosco e preoccupante quello dei canili comunali. Per questo, la commissione ha deciso di accendere un faro sulla questione dei canili comunali". E di riaggiornarsi a stretto giro, per verificare le risposte del Comune alle accuse contenute nel dossier. 

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