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Francesco Ginese: insieme per trasformare il dolore. Un'associazione per ricordare il 26enne morto alla Sapienza

La tragedia che portò alla morte dello studente originario di Foggia avvenne il 23 giugno di un anno fa

Insieme per trasformare il dolore di una perdita in un atto d'amore. Questo lo spirito dell'associazione Grandi Idee Nascono Amando (G.I.N.A.) che rispecchia la vita e lo spirito di Francesco Ginese nato a Foggia e scomparso il 23 giugno del 2019 all'esterno dell'università La Sapienza di Roma in un un "incidente fatale, a soli 26 anni, nel momento di massima intensità della sua vita".

La tragedia di Francesco Ginese 

La tragedia che portò alla morte di Francesco Ginese si consumò la notte del 23 giugno di un anno fa dopo che il ragazzo rimase gravemente ferito mentre cercava di scavalcare un cancello dell'università La Sapienza dove era in corso una festa della "Notte Bianca", "Sapienza Porto Aperto". 

Rimasto infilzato mentre provava ad accedere nell'area dell'Ateneo romano da viale dell'Università, Francesco Ginese si recise l'arteria femorale. In condizioni gravissime, dopo aver perso molto sangue, il 26enne pugliese venne trasferito d'urgenza al vicino nosocomio di viale Regina Elena. 

Inutile la corsa per salvare la vita del giovane, con un appello a donare sangue a cui risposerò decine di persone, che si presentarono al nosocomio universitario raccogliendo la richiesta di sangue. Donazioni che purtroppo si rilevarono vane e che non furono sufficienti a salvare la vita di Francesco Ginese. Il giovane morì infatti nella tarda mattinata di domenica 23 giugno lasciando sgomenta la cittadina di Foggia dove la famiglia del ragazzo era molto conosciuta. 

L'Associazione GINA 

A distanza di un anno la nascita dell'associazione, proprio per evitare il ripetersi della tragedia in cui perse la vita il 26enne pugliese residente a Roma da anni.  

"Accettare un destino crudele e spietato è impossibile. L’unica via è agire - si legge nella presentazione dell'associazione GINA -. La voglia di non arrendersi, nemmeno di fronte alla morte, ci ha spinto a convertire un tragico evento in un grido di speranza, così che Francesco possa continuare a ispirare noi e chi non ha avuto la fortuna di incontrarlo tramite atti concreti di integrazione, solidarietà e divertimento".

Siamo molti, di ogni età, distinti da diversi percorsi di studio, interessi e attività lavorative, viviamo sparsi in tutto lo stivale. Siamo accomunati dalla voglia di metterci a disposizione per la comunità così come avrebbe fatto Francesco, il ragazzo buono che dietro di sé ha lasciato una scia di sogni e che noi tutti, insieme, possiamo realizzare.

Le prime iniziative dell'associazione GINA 

Ripartiamo da dove ci siamo lasciati. Un anno fa, in seguito al suo incidente, Francesco aveva un estremo bisogno di sangue, che in quel momento scarseggiava. Vorremmo non accadesse più che qualcun altro possa vivere quei momenti così tragici senza la
certezza che ci sia sangue a sufficienza. 

Così è nata l’idea di organizzare, ad un anno esatto di distanza, due raccolte di sangue: a Foggia, in collaborazione con Avis, presso il Centro Trasfusionale Ospedali Riuniti in via L. Pinto, sarà possibile donare dal 23 al 27 Giugno, dalle ore 09.00 alle ore 11.00

A Roma: in collaborazione con Croce Rossa Italiana, presso la sede in Via Bernardino Ramazzini 15, si donerà il 23 Giugno dalle ore 7.30 alle ore 12.30. 

Il secondo appuntamento è un webinar sull’integrazione in programma il 30 giugno. L’iniziativa, patrocinata dalla Luiss Guido Carli e dall’Università degli Studi di Foggia, prende spunto da uno degli ultimi traguardi di Francesco, una laurea magistrale in Scienze Politiche con una tesi dal titolo “L’immigrazione in un’Italia che invecchia: l’impatto del fenomeno sul sistema pensionistico”.

"Alle ore 21.30 ci ritroveremo sulla piattaforma digitale Luiss per discutere di integrazione ed approfondire il tema sotto il profilo economico, giuridico, sociale e culturale. Interverranno Marco Simoni (Presidente della Fondazione Human Technopole, istituto di ricerca per le scienze della vita) il Procuratore del Tribunale di Foggia Ludovico Vaccaro, e la Prof.ssa Madia D’Onghia, docente di
Diritto del Lavoro presso l’Università di Foggia. I relatori rifletteranno su come i flussi migratori si inseriscano nel nostro sistema economico e previdenziale, interrogandosi su quali siano gli scenari di integrazione futuri alla luce degli attuali mutamenti economici e sociali".

Perchè dell'Associazione GINA 

Un anno fa eravamo paralizzati dalla disperazione e per mesi siamo rimasti chiusi nel dolore e nell’incredulità. Poco dopo, però, ci siamo accorti che l’amore è in grado di trasformare le lacrime in energia positiva ed è nata l’esigenza di muoversi, di fare qualcosa, di organizzarsi nel pieno spirito di ciò che Francesco ha lasciato in tutti noi.

In fin dei conti, crediamo che G.I.N.A. sia un inno alla vita, che per quanto spesso riesca ad essere cinica e crudele, è meravigliosa e degna di essere vissuta a pieno. “Tu, Gina, continuerai a essere la nostra scintilla, quella che accende il fuoco dentro le persone e dà loro la forza di aggregarsi per aiutare gli altri, il fuoco buono che scalda gli animi e illumina la via”.

"Questo è solo l’inizio - concludono dall'Associazione - per sostenerci e rimanere aggiornato sulle attività di G.I.N.A. seguici sulla
pagina Instagram @associazionegina o scrivici a: associazionegina@gmail.com". 

Se vuoi contribuire attivamente alle attività dell’associazione dona tramite il nostro iban
IT72A0200805199000105923564 o entra a far parte della nostra famiglia tesserandoti con noi.
 

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