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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Civitavecchia / A12

Blitz in autostrada: ambientalisti si incollano con le mani sull'asfalto

Una decina gli attivisti che hanno bloccato il traffico sulla Roma-Civitavecchia per chiedere un fondo di riparazione per le vittime della catastrofe climatica

Con le mani incollate sull'asfalto dell'autostrada. Nuovo blitz ambientalista degli attivisti di Ultima Generazione che stamattina - lunedì 4 dicembre - hanno bloccato la viabilità sull'A12 Roma-Civitavecchia. Una decina le persone che si sono sedute occupando la carreggiata all'altezza dell'uscita Torrimpietra (chilometro 16). Davanti a loro tre striscioni arancioni con la scritta "Fondo riparazione".

Ambientalisti bloccano autostrada

Bloccata temporaneamente la circolazione, i dieci ambientalisti sono stati spostati dal centro dell'A12 con la viabilità poi ripristinata dagli agenti della polizia stradale intervenuti sul posto. Nel corso del blitz si è registrato qualche momento di tensione con gli automobilisti bloccati dall'azione dimostrativa di Ultima Generazione. Identificati dalla polizia la loro posizione è ora al vaglio della magistratura. 

Chi sono, cosa vogliono. La mappa dei movimenti ambientalisti a Roma 

Riprenderci il nostro futuro

Il blitz di stamattina è stato poi rivendicato da Ultima Generazione su propri canali social: "Una manciata di persone sta condannando il nostro futuro e noi vogliamo riprendercelo - spiega uno degli attivisti che si è incollato stamattina sull'A12 -. Ho 24 anni. Studio scienza naturali e un mese fa eravamo a Campo Bisenzio a spalare il fango dell'alluvione. I Governi non hanno fatto nulla per prevenire le alluvioni. Le industrie petrolifere continuano a estrarre come se avessimo 1000 mondi a disposizione. Se una persona si incolla alla strada è un folle, se lo facciamo in cento siamo dei criminali se lo facciamo tutti si chiamerebbe giustizia".

Blitz ambientalista A12 04.12.2023 (foto Ultima Generazione)

La nota di Ultima Generazione 

Come spiegano gli ambientalisti in una nota stampa: "Oggi 10 cittadine* aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, hanno effettuato un'azione di disobbedienza civile nel territorio del Comune di Fiumicino alle 9.20 del mattino, bloccando la carreggiata in direzione Roma dell’A12 all’altezza dell’uscita Torreinpietra. Due cittadine si sono incollate con la mani all’asfalto. Alle 9.26 un automobilista è prima sceso dalla macchina aggredendo una cittadina, per poi risalire sulla vettura, e investendo l’altra cittadina, per poi dileguarsi. La carreggiata è stata liberata alle 10.00.  Leonardo, 24 anni, rider e studente di filosofia ha dichiarato durante il blocco: “Sono qui perché ho visto con i miei occhi Milano venire distrutta da un'alluvione, ho visto il Po dimezzarsi e i contadini farsi la guerra per l’acqua. Io sono qui perché penso che le persone possano mobilitarsi contro un governo che li sta ammazzando". 

Cambiare rotta 

Come spiegano ancora gli attivisti per l'ambiente: "Siamo l'ultima generazione di figlie, mamme, papà e nonne che hanno la possibilità di cambiare rotta rispetto al collasso sociale ed economico causato dalla distruzione del nostro ecosistema, e di creare un sistema più equo, sicuro e dignitoso. Siamo persone normali e diverse fra loro, accomunate da una presa di coscienza che ci spinge ad agire contro un governo negligente, al pari di tutti i governi degli ultimi trent’anni, e un sistema produttivista che ci ha fatto diventare consumatori anziché cittadine che hanno a cuore il bene comune. Contrariamente alla storia che la stampa mainstream vende su di noi, non siamo ragazze ingenui o scansafatiche che non hanno voglia di lavorare. Blocchiamo le strade perché sentiamo la responsabilità di portare questo messaggio e farci sentire. Sappiamo che non è normale, ma non c'è niente di normale intorno a noi".

Cosa vogliono gli ambientalisti

Ma cosa chiedono gli attivisti di Ultima Generazione? Cosa vogliono? Lo spiegano ancora gli ambientalisti: "Vogliamo sicurezza. Non solo rispetto alla minaccia di frane e alluvioni, che comunque incombe sul 91% dei comuni italiani, ma anche rispetto all'aumento dei prezzi per i beni essenziali , al caro bollette, alla carenza di risorse nelle nostre scuole e nel nostro sistema sanitario. Per questo, chiediamo l’istituzione di un Fondo Riparazione preventivo su base annuale nel bilancio dello Stato, permanente e partecipato di 20 miliardi. I soldi dovranno essere ricavati tramite l'eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni sugli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit riservati ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari".   

Perché? 

"Siamo nelle mani di un Governo che propone pacchetti sicurezza ma che non vuole realmente proteggerci - prosegue la nota stampa -. Anzi, preferisce fare disinformazione, mettendosi al servizio di quell’1% che detiene la maggior parte della ricchezza italiana. La protesta ambientalista è intrinsecamente legata alla lotta contro l’ingiusta distribuzione della ricchezza: il governo si farà carico delle persone che perderanno Oggi 10 cittadine* aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, hanno effettuato un'azione di disobbedienza civile nel territorio del Comune di Fiumicino alle 9.20 del mattino, bloccando la carreggiata in direzione Roma dell’A12 all’altezza dell’uscita Torreinpietra. Due cittadine si sono incollate con la mani all’asfalto. Alle 9.26 un automobilista è prima sceso dalla macchina aggredendo una cittadina, per poi risalire sulla vettura, ed investendo l’altra cittadina, per poi dileguarsi. La carreggiata è stata liberata alle 10.00.  Leonardo, 24 anni, rider e studente di filosofia ha dichiarato durante il blocco: “Sono qui perchè ho visto con i miei occhi Milano venire distrutta da un'alluvione, ho visto il Po dimezzarsi e i contadini farsi la guerra per l’acqua. Io sono qui perché penso che le persone possano mobilitarsi contro un governo che li sta ammazzando". 

Mobilitazione nazionale a Roma 

Ambientalisti che infine annunciano una mobilitazione nazionale in calendario a Roma il prossimo 16 dicembre: "I potere siamo noi e lo gridiamo - spiegano gli attivisti per l'ambiente -. Siamo l'UltimaGenerazione di figlie, mamme, papà e nonne che hanno la possibilità di cambiare rotta dal collasso sociale ed economico causato dalla distruzione del nostro ecosistema. Abbiamo l'ultima possibilità per creare un sistema più equo, sicuro e dignitoso. Non sprechiamola. Contrariamente alla storia che la stampa mainstream vende su di noi, siamo persone normali, diverse fra loro ma accomunate da una presa di coscienza che ci spinge ad agire contro un governo corrotto che, al pari di tutti quelli degli ultimi trent’anni, non sta preparando lo Stato ad affrontare il collasso. Ci serve agire e ci serve agire tutte insieme.  Ci vediamo a Roma il 16 dicembre 2023".


 

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